Apice Vecchio rappresenta oggi il paese fantasma per eccellenza e secondo il parere di molti è il borgo abbandonato più affascinante d'Italia. Apice è un borgo che affonda le sue radici molto indietro nel tempo. Infatti, le sue origini pare arrivino al tempo dei romani, quando Marco Apicio fu incaricato di ricompensare alcuni legionari da parte dello stato e donò loro i terreni su cui è poi sorto questo borgo. Che il sito abbia un’origine romana è confermato anche dalla presenza dei resti del ponte appiano e della via Appia a pochi chilometri dal centro abitato; inoltre sul muro esterno di una delle chiese del paese è anche scolpito un fascio littorio, simbolo dei romani, in più, molte tombe, colonne e monete sono state trovate nelle vicinanze. Chiamata più volte la Pompei del ‘900, Apice è famosa per il suo centro storico abbandonato, ben conservato, che ha attirato moltissime persone nel corso del tempo. L’abbandono fu segnato il 21/08/1962, alle 19.30 circa, quando due scosse di terremoto, la più forte di 6.1 circa) la condannarono a morte. Nel borgo di Apice si contarono “solo” 17 vittime e i rimanenti 6500 abitanti furono prontamente evacuati a causa della possibilità di nuove scossi o altri crolli. Gli abitanti si trasferirono, nel tempo e a malincuore, sul nuovo insediamento costruito sulla collina di fronte, ma non tutti; taluni rimasero nel vecchio abitato, chi ad esercitare la propria funzione pubblica, chi a far sopravvivere la propria bottega e chi semplicemente ad abitarci. Il borgo è rimasto pressappoco lo stesso sino a qualche anno fa, quando hanno iniziato i lavori di recupero del castello ormai quasi completati; in più, da qualche tempo, è stata emessa una ordinanza del comune che vieta l’ingresso, inoltre, sono state costruite delle cancellate che impediscono l’accesso e la sorveglianza della polizia locale è molto attenta. Fonte: Paesi Fantasma |